LE ORIGINI

Chi sono? Di cosa ho bisogno?… e tante altre domandi simili sono bene o male pensieri che tutti ci poniamo.

Iniziare a comprendere le nostre origini è necessario per una ricerca della propria identità.
Padre Bernardo affronta il problema di ogni uomo “che vuole sapere”
attraverso la RELAZIONE tra sapienza, scienza, e fede.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?

INTRODUZIONE

Per iniziare a comprendere la nostra esistenza e chi siamo è necessario conoscere le nostre origini, come riconosciamo i nostri genitori terrestri nello stesso modo dobbiamo iniziare a comprendere l’origine della vita.

IL PADRE PARLA HAI SUOI FIGLI

Abbiamo una conoscenza, visione di un “ipotetico” DIO principalmente distorta. Se pensiamo e iniziamo a credere che DIO per prima cosa ci è PADRE non possiamo non credere che tutto il suo operato è per il nostro bene. Può mai un padre volere il male dei propri figli?


Il padre Parla

L’origine del conflitto

“Perché mi hai lasciato solo” è la voce del conflitto esistente nell’essere umano e che troviamo costantemente nella Bibbia, specialmente nei Salmi. E’ una esperienza d i “conflitto” all’interno dell’uomo che si ripercuote fuori di sé, sul suo “mondo”, nella cultura, nelle religioni e, purtroppo, nella violenza di ogni genere; nella ricerca di un senso alla sofferenza e alla morte.


Chi è l'uomo

Perché si chiede chi è?
Perché teme la morte?
Perché si domanda il senso della vita?

L’esperienza dell’essere cosciente è che, tra tante esperienze, in ognuna di esse vi è compresente il nostro essere coscienti come soggetto di conoscenza. L’animale non ha mai prodotto nessuna “cultura” proprio perché non è autocosciente della natura precaria
del vivente: la morte.


La verità su noi stessi

Essere se stessi è l’aspirazione di ogni uomo ed è un tranello per ciascuno di noi: chi sono? Non è qui il luogo di fare spiegazioni psicologiche o altro.

Un testo di S. Bernardo fa da titolo al cammino per conoscere se stessi; altri, sia dei Padri, sia soprattutto della Parola di Dio, possono riassumere la risposta a questa domanda. Una tale domanda anche se non ce la siamo mai posta a un livello di riflessione, è il “lievito” di tutta la nostra esistenza: l’uomo cerca sempre di sapere chi è in ogni cosa che fa.


A te grido dal profondo

L’uomo contemporaneo, nella sua sete di affermazione mediante il possesso o il potere si è allontanato da se stesso, dalla “casa del suo essere” e vive come smarrito, “scentrato”, bisognoso di sempre nuove evasioni e “sballi”. Sembra essersi frantumato negli scogli delle proprie sensazioni, dalla volontà di potenza e dominio.

Pur avendo acquisito potere, l’uomo non si sente sicuro nelle sue “conquiste”.


La terapia del carciofo

L’immagine e il titolo di questo opuscolo si può dire che è un po’ inconsueto, se non cervellotico.
Che relazione c’è tra un carciofo e questa pagina del Vangelo di Giovanni, il quale narra dell’incontro di Gesù con la donna Samaritana, così ricco di contenuti “spirituali”? Non è svilire o anche prendere in modo ridicolo, o sarcastico, se volete, e quindi dissacratorio, la Parola di Dio? Non è questo l’intento di queste pagine!
E’ per mettere in luce il “Carciofo” che siamo noi!
O meglio il nostro IO! 


Il gioco degli specchi

Gli “specchi religiosi”.

E’ necessario fare una avvertenza fondamentale: il baraccone del nostro io è di una ricchezza inesauribile e può benissimo fornire a piacimento specchi di formato religioso di tutti i tipi. Di conseguenza, può benissimo  e di fatto avviene  deformare anche il Vangelo, il Signore Gesù, la Chiesa, ecc.
Non parliamo poi di quelle immagini più generali che popolano il baraccone del nostro io quali il senso del sacro, il senso religioso, il senso dell’unione cosmica. Tutte immagini deformate che oggi potrebbero essere riassunte con un termine unico: il New Age.


Le Divine Scritture

Il cristiano infatti, e in modo particolare il monaco, è l’uomo dell’ascolto; la sua fede nasce dall’ascolto ( Rm 10,17 ).
Le condizioni dell’ascolto si pongono a tre livelli:
a) una disciplina corporale: tutto mi è lecito, ma non tutto edifica (1Cor10,23),
tutto mi è lecito, ma io non mi lascerò dominare da nulla (1 Cor 6,12).
b) una disciplina psicologica: non comportatevi più come i pagani nella vanità dei loro sentimenti … estranei alla vita di Dio ( Ef 4,17-19).
c) una disciplina intellettuale: distruggere i ragionamenti e ogni baluardo che si leva contro.


Eucaristia

Prima di iniziare l’analisi della nostra malattia dobbiamo sapere chi è e dove sta il Medico che ci possa, non solo aiutare a conoscere la nostra malattia, la nostra situazione reale, ma che ci possa guarire. Abbiamo parlato dello Spirito Santo, il quale, secondo S. Bernardo, non solo fa la diagnosi ma ci cura, ci guarisce, ci irrobustisce.


APPROFONDIMENTI

Nel pieno rispetto dell’autore tutto il materiale pubblicato è stato lasciato nella sua integrità di concetti e modalità di esposizione.

La verità su noi stessi

chi sono?

Diventa quello che sei…
ma chi sono?


Essere se stessi è l’aspirazione di ogni uomo ed è un tranello per ciascuno di noi: chi sono? Non è qui il luogo di fare spiegazioni psicologiche o altro.1
Un testo di S. Bernardo fa da titolo al cammino per conoscere se stessi; altri testi, sia dei Padri, sia soprattutto della Parola di Dio, possono riassumere la risposta a questa domanda. Una tale domanda anche se non ce la siamo mai posta a un livello di riflessione, è il “lievito” di tutta la nostra esistenza: l’uomo cerca sempre di sapere chi è e, in ogni cosa che fa, di realizzare se stesso. L’uomo non può sapere chi è se non entra in relazione – mediante la potenza della fede – con il Signore Gesù. Di conseguenza, non può realizzare se stesso se non nel Signore Gesù nel quale lo Spirito Santo ci trasforma:

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Cambiare giudizio

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Il cammino dell'umiltà

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Dal Profondo a Te Grido

Antropologia della preghiera

Prima di vedere la serie di diapositive indicate, si consiglia di leggere l’introduzione e la spiegazione che introducono i singoli blocchi delle diapositive.
Il lavoro qui presentato, introduzioni e diapositive, vorrebbe essere un aiuto formativo e un cammino per arrivare a essere un poco più consapevoli e di quanto si agita sotto la nostra banale, quotidiana, superficialità e della presenza del Signore nel nostro cuore, nella nostra persona e nella nostra vita: Esaminate voi stessi se siete nella fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? 2 Cor 13,5.

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La Persona Situata

La persona umana deve crescere e per crescere è necessario integrare tutto il suo dinamismo. Colui che vuole conseguire una laurea deve dedicarsi allo studio. E così nella vita. Deve piano piano chiarire perché vive, se non vuole essere succube dalla “massa” e dipendere, credendo di essere libero, dalla “massificazione culturale”. Per fare ciò deve avere chiara la finalità alla quale tendere. Non c’è nella cultura umana una concezione dell’uomo unitaria. Vi sono diverse tipologie di personalità, diversi modelli di strutture psicologiche, diverse dinamiche evolutive. Verso quale finalità?

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La Relazione e i Mezzi Per Attuarla

Gli elementi elencati in queste diapositive riguardanti la crescita della persona, possono essere intesi, con un pizzico di ragione, quali azioni che dobbiamo compiere noi, con il nostro impegno. E’ pur vero che il Signore vuole la nostra cooperazione, ma è altrettatanto vero che senza di me non potete fare nulla: In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, Ef, 1,4-5.
Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo, Ef, 2-8-10. 

Il cieco Il Cammino della preghiera del cuore

In questo capitolo (o serie di diapositive), dopo aver visto quali mezzi sono necessari per la crescita della persona e, di conseguenza della relazione, prenderemo in esame la relazione. La relazione è il cammino per evangelizzare il nostro profondo. Tale cammino  fatto da seduti  è la preghiera del cuore o preghiera del nome di Gesù: nome come PERSONA. Nella Bibbia il Nome corrisponde alla realtà. Anche nel linguaggio del buon senso, il nome mela è un frutto, e nulla più! Tuttavia nella prima diapositiva – RI-COR-DARE – vedremo la nostra situazione esistenziale. Come Adamo ed Eva si nascondono e si sottraggono, in modo illusorio, alla presenza amichevole di Dio, così nel nostro vivere con-creto siamo “fuggitivi dal nostro cuore” L’angoscia esistenziale, metafisica – “illa insita vis”, anche se non percepita come tale -, trascina l’anima in una vita periferica o in mondo esterno che copre l’angoscia attraverso le emozioni che ne derivano allontanandola da se stessa: lo stordirsi. 

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La crescita della persona

La maggior parte della nostra preghiera è pagana! Sono parole pronunciate da noi e finiscono in noi, anche se con esse ci rivolgiamo al Signore! Il centro della nostra preghiera sono i nostri problemi, bisogni, aspirazioni, La preghiera cristiana è RELAZIONE, in quanto è lo Spirito Santo ad operarla Rm 8, 9-11. Anche se noi non sappiamo come Rm 8, 26-27, fondamentalmente la preghiera cristiana si può formulare in questo modo: sia fatta la tua volontà.  Non sfuggire, ma non centrarsi sui nostri bisogni: Egli sa di che abbiamo bisogno ancor prima di chiedere Lc 12, 30-31. Quindi cercare prima di tutto lo sguardo mite e dolce del Signore. E’ Lui che ci ha cercato, che ci ha atteso, ci ha amato e vuole guarirci.

La relazione

Perché esiste il mondo? Perché non esiste il nulla?
Sono domande non solo legittime, ma fondamentali poiché coinvolgono il nostro esistere, vivere e soprattutto il morire.
La risposta illuminista e atea, quella cioè che si basa e si fonda sulla “ragione scientifica”, è chiara e nella sua “chiarezza e trasparenza” è apodittica, non ammette dubbi o obiezioni: l’evoluzionismo: il grande inganno!
La domanda perché esista il mondo è generata dalla spinta che l’uomo porta in sé di colmare quella tensione che sta alla radice del fatto stesso del suo agire.
E’ il tentativo di trovare una soluzione tra l’infinito che porta nel cuore e il finito nel quale è immerso e con il quale deve fare i conti ogni giorno.
Nella cultura scientista il soggetto, l’uomo, desume da se stesso questa infinità che oscuramente avverte in sé e di cui ha bisogno per essere ciò che vuole essere, ciò che è già a livello di desiderio e di intenzione.
L’uomo prospetta a se stesso la forma di un simbolo o di un idolo il proprio bisogno di compimento e di perfezione, adorando, nell’idolo di se stesso, la vita incomunicabile e inesauribile di cui porta in sé la sorgente.

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