Esiste una relazione tra scienza e fede?

La scienza di oggi è riuscita a dare quelle risposte che ognuno di noi a dentro di se?

Chi siamo? Cosa siamo? Siamo soli nell’universo? …

 


 

L’uomo di oggi per quanto si sforzi e nonostante la sua “evoluzione” non è riuscito a dare risposte sulla nostra origine, su chi siamo, e cosa siamo. La nostra scienza, evoluzione in realtà ci ha allontanando dalla verità. Lo vediamo dai “frutti” che stiamo generando, da uno stato sociale, morale, e spirituale sempre più compromesso incapace di generare del bene. Ci stiamo autodistruggendo, l’interesse di pochi ha condizionato l’intero pianeta, creando divisione, individualismo, razionalità!

Immersi nel grande mistero
che anima tutto il creato.

SCIENZA E' SAPIENZA

MARIA VALTORTA

QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 100 – 24 agosto 1943

Dice Gesù:

«Sono creature umanamente perfette. In loro tutto ha raggiunto la perfezione, eccetto il loro spirito, che è regredito sempre più sino a divenire un embrione di spirito. Hanno un genio perfetto, una serietà perfetta, un’onestà perfetta, un’umiltà perfetta. Ma tutto umanamente perfetto. La loro virtù è fiamma che non scalda. È fuoco freddo. Non ha valore per Me. Preferisco una spiritualità imperfetta ad una umanità perfetta. Tanto fulgore di perfezione umana è come la luminosità di cento, di mille lampade ad arco. Fanno luce; è innegabile. Ma è luce artificiale che, se un piccolo congegno si guasta, muore subito e di essa non resta nulla. Mentre lo spirito, anche se è imperfetto, è sempre un piccolo sole vivente della luce sua propria che scaturisce dalla Grazia che è in esso. Parlo dello spirito vivo, ossia vivente in Me, vivificato dalla Grazia. L’avere posseduto un’intelligenza superiore, che ha permesso loro di addentrarsi nei misteri della natura, avrebbe dovuto anche portarli a vedere la potenza di Dio e la sua esistenza il cui essere è scritto su tutte le cose create. Invece nulla di questo. Sono esseri pieni di scienza, ma mancanti del filo che porta alla conoscenza esatta di quanto è. Inventori del nuovo, ma negatori dell’eterno. Scopritori di forze segrete, ma indifferenti alla Forza delle forze: Dio. Questo non lo cercano, anzi volutamente lo negano. Al minimo lo trascurano. È per questo che la scienza umana, innegabilmente progredita, non dà frutti buoni, ma avvelenati. Manca nel cuore e nella mente degli scienziati il fuoco dell’amore che fa rispettare e amare Dio, che fa rispettare e amare il prossimo. Nel caso particolare, quella donna non nocque, anzi beneficò i fratelli. È già molto. Ma rifletti su quale impulso avrebbe impresso alla sua scuola, ai suoi discepoli e ai discepoli dei discepoli se al fascino del suo io avesse unito una religiosità profonda. Credi pure, anima mia, che all’ora del giudizio appariranno più grandi delle piccole creature illetterate che non dei luminari di scienza. Le prime, rese accese dall’amore, saranno vive stelle del mio cielo. Gli altri, se pur non li condannerò, per il bene che hanno compiuto umanamente, saranno semplicemente nebulose nel mio Paradiso. Saranno i salvati dalla mia Misericordia senza merito alcuno da parte loro, salvati più per le preghiere dei beneficati da loro che per se stessi. Ora dimmi: preferisci essere una piccola nullità nel campo del sapere ed esser mia, molto mia in questa e nell’altra vita, o ti sarebbe piaciuto esser astro quaggiù e opaca nebulosa lassù? So già la tua risposta e per questo ti dico: “Hai risposto saggiamente. Va’ in pace”.»

4 novembre 1943:
Le anime non hanno bisogno di scienza, ma di luce.

 Dice Gesù: «Hai detto bene. È masticare della paglia, ed Io voglio che tu ti nutra di grano schietto. La paglia non nutre, empie senza nutrire. E così è di molta scienza. Quello che è sempre un pericolo in ogni scienza, è addirittura pernicioso quando è scienza delle cose di Dio. Ma è così, ormai. I dottori della scienza sacra dimenticano troppo di che trattano, a servizio di chi sono e di quali potenze parlano…

materia oscura

Dai Quaderni del '43:
22 agosto 1943: "Sarei un ben piccolo e limitato Iddio Creatore se non avessi creato che la Terra come mondo abitato! Con un palpito del mio volere ho suscitato mondi e mondi dal nulla e li ho proiettati, pulviscolo luminoso, nell'immensità del firmamento. La Terra, di cui siete tanto orgogliosi e tanto feroci, non è che uno dei pulviscoli rotanti nell'infinito, e non il più grande. Certo però è il più corrotto. Vite e vite pullulano nei milioni di mondi che sono la gioia del vostro sguardo nelle notti serene, e la perfezione di Dio vi apparirà quando potrete vedere, con la vista intellettuale dello spirito ricongiunto a Dio, le meraviglie di quei mondi."

Scienza e fede
La parabolica di Dio

L’esistenza di una parabolica suppone che nello spazio vi siano dei messaggi elettro-magnetici da captare, altrimenti la sua esistenza non avrebbe ragione di esistere.

Siccome in noi e attorno a noi esiste qualcosa è necessario capire cosa esiste e perché esiste.

L’immagine della parabolica serve per capire la Realtà nella quale siamo e della quale viviamo: immersi nel grande mistero che anima tutto il creato.

Scienza e fede

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La vita è unità

Prendere cura di se stessi con la consapevolezza che siamo unità di corpo-mente-spirito: e tantomeno individui isolati in contrasto tra di loro, bensì:

IMMERSI NEL GRANDE MISTERO CHE ANIMA TUTTO IL CREATO: L’UNICA ENERGIA COSMICA: IL SANTO SPIRITO.